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L'appello della filiera legno-energia dall'Assemblea dei soci di AIEL per mantenere l'IVA sul pellet al 10% al fine di contrastare povertà energetica e inflazione.

Dall'Assemblea annuale di AIEL, l'Associazione italiana energie agroforestali, tenutasi il 19 ottobre a Soave (Verona), giunge un forte appello alle forze politiche affinché la riduzione dell'IVA sul pellet dal 22% al 10%, introdotta dalla legge di bilancio del 2023, venga confermata anche nel 2024.

Il Presidente di AIEL, Domenico Brugnoni, e la Direttrice generale, Annalisa Paniz, hanno ribadito questa richiesta durante l'Assemblea, che ha coinvolto oltre 500 imprese associate ad AIEL. L'associazione rappresenta tutti gli attori della filiera bosco-legno-energia, compresi circa il 70% delle aziende di costruzione di apparecchi domestici e caldaie, circa 150 produttori di legna e cippato, e 90 imprese italiane di produzione e distribuzione di pellet.

La filiera legno-energia in Italia conta complessivamente oltre 14.000 imprese, di cui 6.500 imprese forestali, e impiega oltre 72.000 persone, generando un fatturato di oltre 4 miliardi di euro.

La situazione internazionale, caratterizzata dal persistere del conflitto in Ucraina e dagli avvenimenti recenti in Medio Oriente che hanno provocato un aumento immediato dei prezzi del gas, richiede l'attuazione di tutte le contromisure necessarie per affrontare l'inverno senza gravi ripercussioni sull'inflazione e sui prezzi dell'energia. Ciò include la conferma delle iniziative già approvate dal Governo, come la riduzione dell'IVA sul pellet.

A peggiorare il contesto attuale vi è il problema della povertà energetica, ancora diffuso e drammatico. Secondo l'Ufficio studi della CGIA, basandosi sui dati del Rapporto OIPE 2023, in Italia ci sono 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica e circa 5 milioni di persone che hanno difficoltà a riscaldare adeguatamente le proprie abitazioni. In particolare, secondo l'analisi della CGIA, le famiglie che utilizzano il gas come principale fonte di riscaldamento, soprattutto nel Mezzogiorno, sono le più a rischio. Coloro che invece utilizzano altri combustibili come legna da ardere, pellet o cippato presentano un rischio percentuale inferiore.

"I combustibili legnosi rappresentano un'opportunità di sviluppo e di presidio del territorio, oltre che uno strumento per contrastare la povertà energetica", ha sottolineato il Presidente Domenico Brugnoni. È quindi fondamentale adottare iniziative a sostegno delle biomasse e della filiera legno-energia, in particolare del pellet, il cui consumo in Italia è più che raddoppiato negli ultimi 12 anni.

"Una delle misure più attese dal settore è la conferma della riduzione dell'IVA sul pellet al 10%", ha ribadito Annalisa Paniz. La riduzione dell'IVA sul pellet è stata fortemente voluta dal Governo e sostenuta da tutte le forze politiche nel corso dell'anno scorso, dimostrando fin da subito la sua importanza. Non solo ha contribuito significativamente a contrastare l'aumento dei prezzi dell'energia, ma ha anche contribuito a stabilizzare il mercato del pellet, che è stato particolarmente colpito dagli aumenti dei prezzi derivanti dalla situazione internazionale. Inoltre, ha contribuito a ridurre l'evasione fiscale e le frodi che caratterizzavano il mercato.

È fondamentale che questa misura venga confermata e resa strutturale per non pregiudicare il settore e le famiglie che utilizzano il pellet come combustibile per il riscaldamento, permettendo all'Italia di essere uno dei Paesi europei con l'aliquo IVA più bassa sul pellet.

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